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I DIARI DI DANTE

QUADERNO I
Periodo narrato compreso tra il gennaio 1916 e l’agosto 1940

CONTESTO ED APPROFONDIMENTI

Capitolo 2 - Permanente a Torino (1937-1938)

6 ottobre 1937: alle quattro si parte e alle dieci siamo a Torino, sotto una pioggia a piĂą non posso: la naja iniziò proprio sotto una bella inzuppata e con la maniglia della valigia che mi si stacca proprio davanti al portone della Caserma La Marmora. Ci portano all’ottava compagnia e quella prima notte fu tranquilla. Sentiamo suonare la tromba della sveglia e, sempre in compagnia degli amici Maggiorino e Italo, scendiamo per l’adunata. Maggiorino e Italo rimangono all’ottava compagnia, mentre Dante viene inviato alla quinta, dove all’inizio si trova un po’ spaesato, ma subito trova tre camerati che abitano nei dintorni di Stradella. Nel pomeriggio ci fu la vestizione e la divisa sostituì gli abiti borghesi che finirono nella valigia. Appena vestito, ci fu il taglio a zero e addio capelli lunghi. Il terzo giorno la recluta potĂ© andare in libera uscita con altri compagni e fu una bella serata. Dopo oltre un mese, il 6 novembre, il bersagliere ebbe un permesso per tornare a casa a rivedere le sorelle e a mettere la lapide al povero papĂ . Finito il permesso, Dante rientrava in caserma: al mattino istruzione, al pomeriggio ginnastica, corsa, sempre in movimento. GiĂ  qualche foto da bersagliere si faceva e la si inviava alla sorella. Di tanto in tanto Dante inviava qualche scritto anche all’amica Tina. Giunsero le feste natalizie, per le quali Dante riusciva ad avere quattro giorni di permesso, durante i quali si fidanzò con Tina. Poi si ritornò a Torino…
2.1 - Dante sotto le armi: le date

6 ottobre 1937 – 18 agosto 1938: Servizio permanente al 4° rgt bersaglieri (Torino)
5 settembre 1939 – 9 giugno 1940: Richiamo come istruttore al 4° rgt bersaglieri (Torino)
10 giugno 1940 – 10 settembre 1943: campagne di guerra (Francia-Grecia-ex Jugoslavia)
11 settembre 1943 -1° maggio 1945: prigionia (IMI) in Germania (Wietzendorf)
2 maggio 1945 – Liberazione da parte di truppe inglesi
30 agosto 1945: rimpatrio

2.2 - La caserma “La Marmora “di Torino

Dal 1921 al 1943 ha ospitato il 4° reggimento bersaglieri ciclisti.

Svuotata il 31 maggio 1940 dei suoi bersaglieri in giro a morire per il mondo, dopo l’8 settembre 1943 la caserma divenne il quartier generale dell’Ufficio politico investigativo (Upi) della Guardia nazionale repubblicana, incaricato di reprimere con ogni mezzo (rastrellamento, cattura, tortura, fucilazione, deportazione) la lotta clandestina in città e in provincia.

La caserma venne quindi trasformata in luogo di detenzione e di tortura per tutti coloro sospettati di connivenza con la resistenza. Alla liberazione, il comandante partigiano Livio Scaglione scrisse: “Occupammo la caserma di via Asti nella notte tra il 27 e il 28 aprile e vi trovammo prigionieri morti e altri stremati dalla fame e distrutti dalle torture” (da “Le pietre della libertà”) e restò fortemente impressionato davanti alle sale dei sotterranei a queste adibite.

Nel 1962 il Comando della divisione Cremona pose una lapide nel fossato dove avvenivano le fucilazioni: “Qui caddero / i valorosi patrioti torinesi / martiri della resistenza / 1943-1945”. Presso questa lapide, ogni anno, in prossimità della ricorrenza del 25 Aprile, si celebra la commemorazione dei caduti.

(da Torinostoria)

2.3 - Galleria
La copertina del fascicolo commemorativo del 4° reggimento bersaglieri, consegnato a Dante durante il suo servizio militare.
Dante, un po’ imbronciato, nella caserma di via Asti in divisa da libera uscita. Il gruppo ha la consistenza di una squadra ed al centro è presente un ufficiale (tenente o sottotenente)
Qui Dante con la sua squadra è alle prese con il rancio. Siamo sempre nella caserma del 4° bersaglieri, durante lo svolgimento del servizio di leva (1937-38).
Il Cicasco nel 1929. La balera era nota in tutto l'Oltrepò e molto frequentata. Sullo sfondo è visibile l'inconfondibile torre-campanile.
Il Cicasco nel 1932: è stato costruito un terrazzo molto bello. La struttura ha anche finalità termali. La torre è pefettamente visibile attraverso il primo finestrone in alto
Il dancing nel 1939. Il locale fu attivo fino agli anni 50.
La Torre Civica di Stradella nel 1935.

Immagini di Stradella

Se non diversamente indicato, le immagini di Stradella sono tratte dalla galleria “C’era una volta Stradella”, di Francesco Gola.

La caserma del 4° Rgt (https://www.ebay.it/)
Il Ristorante Goffi al giorno d'oggi ma con ancora le fattezze dei tempi di Dante a Torino. Dal cancelletto si poteva probabilmente accedere direttamente alla sala da ballo.
Il Ristorante Goffi era sulla riva del Po (cerchio giallo), abbastanza vicino alla caserma (cerchio rosso).
Lo stemma del XXVI Battaglione Bersaglieri
La casa di Rosetta.
La casa di Giuditta.
Una visita a Genova, domenica 26 giugno 1938.