[...] Il pomeriggio arriva il battaglione e proprio lì vicino alla stazione c'era il capannone, dove dentro ognuno aveva il suo posto. Alla sera fuori in compagnia con diversi amici e ci siamo presi una sbornia, ma proprio coi fiocchi. La gente tutta contenta dei bersaglieri e tutte le sere per noi era una sbornia, in quanto ormai si sapeva che per noi erano gli ultimi divertimenti. Un pochino di istruzione, ma cosa da poco. Alla domenica, dopo la messa, la corsa attraversando la città poi, il 28 ottobre, c’è la sfilata di tutto il reggimento, tra applausi e fiori dal pubblico. Nello stesso giorno l'Italia dichiara guerra la Grecia.