20 Aprile 2024

I DIARI DI DANTE

Le immagini di Stradella presenti nei Diari di Dante e negli articoli collegati, se non diversamente indicato, sono tratte dalla Galleria di Francesco Gola.

Pillole dai DIARI DI DANTE

Il cane Bramans

[…] Nel paese deserto e quasi distrutto gironzola fra le macerie un cane pastore. Qualche tozzo di pane, datogli dai bersaglieri che hanno trovato qualcosa da mangiare chissà dove, lo rende più mansueto e più docile. I bersaglieri lo prendono con sé e quello li segue. Gli mettono il nome Bramans, il paese dove è stato trovato. Ed il cane Bramans seguirà i bersaglieri del 4° per tanti mesi ancora, sino anche in terra d'Albania…

Morti e feriti

[…] Poco dopo il battaglione si incamminava su di una strada dove non ci fu mezzo di andare avanti; allora giù per quattro chilometri in una gola di una montagna e proprio vicino alla strada un grosso spavento: c'erano un mucchio di poveri ragazzi morti e, lungo la strada, una lunga fila di feriti, chi sulle barelle, chi per terra, chi si lamentava, chi leggeva una lettera e chi guardava le fotografie dei propri cari che si teneva in tasca. ..

Verso la Grecia

[...] Il pomeriggio arriva il battaglione e proprio lì vicino alla stazione c'era il capannone, dove dentro ognuno aveva il suo posto. Alla sera fuori in compagnia con diversi amici e ci siamo presi una sbornia, ma proprio coi fiocchi. La gente tutta contenta dei bersaglieri e tutte le sere per noi era una sbornia, in quanto ormai si sapeva che per noi erano gli ultimi divertimenti. Un pochino di istruzione, ma cosa da poco. Alla domenica, dopo la messa, la corsa attraversando la città poi, il 28 ottobre, c’è la sfilata di tutto il reggimento, tra applausi e fiori dal pubblico. Nello stesso giorno l'Italia dichiara guerra la Grecia.

La marcia al nemico, in bicicletta

[...] Ma siamo ormai in guerra e sarebbe questa la “marcia al nemico”. Dopo una quarantina di chilometri siamo a Tirana, la capitale dell'Albania. Tutti acclamati dalla popolazione si sfilava per la città, ma di rancio non se ne parla. E tu pedala! Ci facciamo un bel numero di ore e, nel pomeriggio, una lunga salita di trentadue chilometri. Infine, fortunatamente, la discesa, ma nelle gambe rimanevano i nostri 118 km. Arriviamo a Elbasan. Che cosa si fa? La sfilata di corsa con la bicicletta a mano! Alla fine metà dei compagni sono sdraiati lungo la riva dei fossi, sfiniti. Speriamo almeno che ci sia qualche cosa da mangiare… e così fu.